Domenica
Porfido, ciottolato, ghiaino, dossi e grate: con una bici così chi le sente più le insidie stradali?!
Porfido, ciottolato, ghiaino, dossi e grate: con una bici così chi le sente più le insidie stradali?!
Finita a dicembre 2017
Dopo tantissime bici vintage restaurate ed equipaggiate con pezzi Campagnolo (il marchio vicentino per antonomasia quando si parla di biciclette), per questo custom work ho seguito una strada diversa e ho utilizzato il diretto e acerrimo concorrente: Shimano. C’è da dire che Shimano è entrato nel mercato delle bici da corsa quasi 40 anni dopo Campagnolo, lo ha imitato, talvolta copiato, di sovente superato.
Non apro la lotta tra chi tifa Campagnolo e chi Shimano, ci mancherebbe, in questa mia officina ammiro tutte le cose belle, fatte con materiali pregiati e che al sol toccarle ti rendi conto di quanto studio, lavoro, progettazione ci sia dietro. Per questo telaio Olmo degli anni 70 ho usato uno Shimano 600 Arabesque (prodotto tra la fine ’70 e inizi ’80).
E’ sempre gran bello maneggiare pezzi che hanno così tanti anni di vita e ancora funzionano a meraviglia dopo il restauro. Fluidi e scorrevoli, poi ti fermi e vedi che sono pure splendidi e splendenti. Su un telaio in acciaio d’annata non possono che far la loro gran figura. Giapponese anche il manubrio, marchiato Nitto e il nome del modello ci fa intuire la comodità mentre pedali: Albatross.
Perché alla… Domenica… devi star comodo e non pensare ad altro!
Très beau !
Eh si Leo hai fatto bene anche questa, belli quei componenti giapponesi d’epoca sembrano decorati a mano, poi la sella inglese, telaio italiano, pedali francesi e così via… complimenti!
complimenti , ottimo l’accostamento cromatico , e azzeccata la scelta del gruppo arabesque dona alla bicicletta quel tocco retro’.
che dire, bellissima , si denota il buongusto per l’accostamento cromatico comune a tutte le bici che realizzi, si vede tutta la passione che ci metti.