Broken muur
Sono stato rapito da questa vecchia bici da passeggio e l’ho trasformata in una bici da touring
Sono stato rapito da questa vecchia bici da passeggio e l’ho trasformata in una bici da touring
Finita a febbraio 2019
TRASMISSIONE:
RUOTE:
GUIDA:
FINITURE:
CUSTOMODIFICHE al TELAIO:
COLORI:
Sono partito da qui, una bici da passeggio dei primi anni Novanta.
Negli ultimi tempi, sulla tradizione delle bici francesi del c.d. periodo d’oro dell’acciaio, moltissimi artigiani telaisti hanno (ri)proposto bici da viaggio a dir poco stupende. Quelle, per intendersi, con il manubrio da corsa ma dotate di parafanghi e portapacchi per attaccarci le borse.
Alex Singer e René Herse furono i due Maestri assoluti di quel periodo e le loro bici (dal secondo dopoguerra in avanti) hanno tracciato una nuova via perché trascendevano la loro funzione per diventare una forma d’arte. L’intera bicicletta era disegnata e realizzata a mano come un tutt’uno, un tutto assieme, combinando funzionalità e bellezza.
La loro eredità è oggi continuata da bravissimi telaisti che creano bici fantastiche, sebbene nessuno potrà mai raggiungere i livelli stratosferici di Herse e Singer.
Nel fare questa mia Brokenmuur ho voluto rendere il mio omaggio a questi maestri artigiani, lavorando ad una bici da touring che avesse caratteristiche moderne pur mantenendo il suo cuore vintage (a cui io tengo molto). Lavoro lungo ed impegnativo soprattutto perché bici di questo tipo hanno ripreso vigore negli ultimi anni e difatti la difficoltà maggiore l’ho avuta nel trovare un telaio realmente vintage ma con caratteristiche tali da poterlo preparare per il viaggio o il breve tour.
Caso ha voluto che Massimo “Framebuilder” Faggin, circa 30 anni fa, costruisse su misura questo telaio per un panettiere padovano che gli ordinò un telaio “corsa” ma con più ampi spazi per farci stare parafanghi e copertoni più grossi. Sono partito da qui, con cura ho cercato tutti i pezzi della sua epoca (anni 90) e sono arrivato al risultato di una bici da viaggio d’uso moderno ma con vera anima vintage, come vuole la regola n. 1 della mia Officina.
Ci ho messo parecchio per farla. Ma le bici non sono dei pezzi di ferro con 2 ruote, anzi possono avere mille rifiniture, dettagli, arricchimenti. Hanno un fascino intramontabile che riempie occhi e cuore di bellezza. Mettere mano, restaurare e customizzare, una bici come questa è stato proprio bello.
Le mie bici non le realizzo in un giorno.
Stupenda, complimenti!!!!
Questa è la prova che una bici non è mai da buttare, basta un pizzico di passione e tanto buon gusto per rimetterla in strada con un nuovo look.
Complimenti ottimo restauro
Quel verde, col giallo, col nero, col testa di moro… Leo, capisco il vintage, ma stavolta sei lontano dai miei gusti. Parlo solo di estetica perchè di tecnica sono a zero!
Tu rimani comunque il numero uno!!
Sinceramente, con questa scenderei a Roma, mi sembra raffinata e piena di storia, per una avventura che riporti all’essenziale. Stupenda!