Cima Portule
La salita preferita dello zio si trova nell’altopiano di Asiago e ci andava sempre in sella a questa bici
La salita preferita dello zio si trova nell’altopiano di Asiago e ci andava sempre in sella a questa bici
Finita a novembre 2013
Questa è sempre lei, “prima” però.
C-A-P-O-L-A-V-O-R-O!
Non posso che dirvi Grazie. Sono realmente commosso mentre vi scrivo. Non avevo mai visto la bici così bella ed ero troppo piccolo per apprezzarne le caratteristiche. Ricordo che rimanevo incantato nel vedere come mio padre cambiava marcia: pedalando all’indietro e chinandosi a destra per manovrare le leve nella parte posteriore del telaio. Con la vita cittadina il papà l’aveva modificata per un uso più quotidiano e poterci comunque correre. Rivederla ora, nel suo splendore originale, mi emoziona. Regalandola allo zio e grazie all’impegno e alla dedizione che avete messo nel restauro abbiamo fatto un omaggio alla memoria di mio padre Andrea Piovene. Sono felice e commosso di sapere che correrà ancora. Grazie.
Giulio Piovene
Buongiorno, ho bisogno di mettermi in contatto con lei. Grazie
Bravo! proprio bella.
Meravigliosa. Trovo però che abbia un grave “difetto”. Io una bici cosi non potrei mai usarla. E’ un gioiello da ammirare custodito gelosamente in una teca. Le sue cromature, il gusto dei particolari, la ricerca della perfezione stilistica fanno di questa bici un giioiello da tenere nel caveau di una banca. Come sopportare l’idea che schizzi di fango dell’utilizzo cittadino possano intaccare il suo vestito da Gran Dama?
Complimenti Leo, sei il Caravaggio del restauro conservativo
una poesia