Viti, aste, bulloni, ghiere, anelli, molle, snodi, leve e supporti, tutto condito di cromature

Finita ad aprile 2019

Componenti
  • TELAIO:
    • telaio Legnano “R”, freni a bacchetta, anni ’40
    • modello “Signora” o “Balloncino”

    TRASMISSIONE:

    • guarnitura Legnano 42 t
    • movimento centrale originale “a spina”
    • pignone 18 t

    RUOTE:

    • mozzi Legnano
    • cerchi Italcerchio 26″x 1 e 1/2 in acciaio cromato
    • raggi neri
    • nipples in ottone
    • copertoni Michelin World Tour

    GUIDA:

    • manubrio Legnano
    • serie sterzo integrata Legnano
    • freni a bacchetta “a bilancino”
    • manopole d’epoca intarsiate Silca

    FINITURE:

    • reggisella originale a candela
    • sella Brooks B 66 “S” Lady
    • pedali Legnano a 4 gommini
    • campanello Legnano

    COLORE:

    • nero lucido
    • filetto oro
    • cromature rifatte
    • decals Legnano ripristinate
Com'era
Legnano Signora, Legnano Balloncino, Freni a bacchetta

La ruggine? ..è stato il problema minore!

Storie d'acciaio

Le bici “R” sono quelle con i freni “a bacchetta” al posto dei classici fili. Pensateci bene, di sicuro ne avrete vista una a casa dei vostri nonni. Questa è una Legnano “Signora” degli anni ’40 e la nonna che la usava si chiamava Mirella. Neanche a dirlo, questa bici era la sua automobile.

Negli anni è passata prima alle figlie, poi alle nipoti studentesse, poi ferma in garage. Il tempo, la pioggia e l’umidità hanno lasciato un po’ di segni e pur sapendo che mi sarei imbarcato in un lavoro lungo, ho chiesto di poterla restaurare.

La cosa bella dei restauri è che alla fine dimentichi tutta la fatica e la ricerca. Proprio così, la ricerca, perché quando metti le mani su bici così vecchie, trovi problemi meccanici, di struttura, di pezzi che mancano, che non si usano più e che non sempre è agevole replicare. Nonostante le foto dicano il contrario, vi assicuro che la ruggine era il problema minore.

Tant’è vero che ho interrotto spesso il lavoro per alcune cose apparentemente irrisolvibili che andavano sistemate con i pezzi giusti, i lavori corretti, le saldature più adatte. Accidenti se era messa male sta bici..

Voglio dire grazie ai seguenti professionisti che mi hanno aiutato con i pezzi mancanti, le cromature, le saldature, i rammendi dei parafanghi tagliati, il montaggio e mille altre cose:

  • Tiziano Molena per i consigli e tutti i pezzi di ricambio dei materiali di ordinario consumo;
  • Cicli Zarma per l’eccezionale recupero delle fascette in lega cromata per decorare il centro dei parafanghi (una vera rarità);
  • Paolo Petranzan per le cromature di tutto ciò che vedete luccicare!

….il mio grazie speciale va ad Emanuele Cascino, grandissimo appassionato e meccanico di bici R, per l’aiuto nel montaggio finale senza la cui esperienza e pazienza non avrei potuto finire il lavoro.

Grazie a tutti, senza di voi stavolta non avrei visto la fine!

Viva nonna Mirella!

11 pensieri su “Signora Legnano

  1. Davide dice:

    Come sempre… lavoro fantastico!
    Mi si spezza ( nuovamente ) il cuore a pensare alla bici di mio nonno rubatami in ospedale ai tempi dell’Università. Anche in quel caso un po’ di ruggine e freni a bacchetta, ma quanta poesia!!
    Grazie Leo

  2. Gianluca dice:

    Lavoro fantastico e persona fantastica, gentile e pronto a dare consigli a chi vuole imbarcarsi in una avventura di restauro!!!Complimenti per tutto le bici rispecchiano la bella persona che è!!!

  3. Michele Palescandolo dice:

    Ho osservato attentamente le foto. E’ un capolavoro in tutti i suoi dettagli. Per me è ineguagliabile e rispetta ossequiosamente le sue caratteristiche originali, forse anche esaltate dalla qualità del restauro; solo con tanta passione, tanta pazienza e molti anni di esperienza si può ottenere una competenza di così alto livello!

  4. Luciano dice:

    Ciao, complimenti per le tue biciclette, vorrei solo sapere quanto costa il restauro per la tua Legnano, ne ho una anch’io da sistemare come era la tua.

  5. Vincenzo dice:

    Salve, ho trovato una bici molto simile a questa, era di mio nonno. La bici è molto mal messa. Se vi invio della foto mi fate capire se ne vale la pena provare a rimetterla a nuovo? Grazie

  6. Vincenzo dice:

    Salve, ho una bici quasi identica a questa di mio nonno. Le condizioni sono pessime in quanto è rimasta fuori alle intemperie per oltre 30 anni. Volevo sapere se una persone quasi del tutto incompetente come me può provare a rimetterla a nuovo avendo tanta pazienza e tanto tempo ? Da dove cominciare ? Grazie

    • leonardo dice:

      Le aste (bacchette) dei freni posteriori non si possono smontare in questi modelli, se non la parte ultima e finale che esce dal tubo piantone (cioè il tubo sella). Solo quella parte è smontabile: si tratta della parte finale che si attacca (e tira) il freno posteriore. Per contro, tutta l’asta interna che corre lungo il tubo obliquo e, con uno snodo inserito all’interno del movimento centrale, continua nel tubo piantone, non si può togliere. Sono aste che devono essere inserite nei tubi prima che questi vengano saldati e non c’è nessuna possibilità di fare altro. Anche la manutenzione, in questo modo, è parecchio difficile – spesso impossibile. Nel mio caso era sufficientemente a posto il funzionamento dei vari snodi, cosa che mi ha consentito di portare a termine il restauro.
      Ciao, da ‘Officina CICLICO’.

      • Renato Rostellato dice:

        La mia ha una piccola feritoia sotto il movimento centrale e si dovrebbero sfilare da li le aste interne io non ho provato ma penso che proverò

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